Antisismica, in Parlamento la proposta di un Piano Nazionale

Un disegno di legge propone l’aggiornamento della classificazione sismica e delle norme tecniche per le costruzioni. 14/11/2012 - Aggiornamento della classificazione sismica del territorio nazionale; individuazione delle opere necessarie all’adeguamento antisismico degli edifici di interesse strategico; valutazione della resistenza sismica del patrimonio edilizio residenziale e industriale; aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni.

Sono i contenuti principali della proposta di legge “Delega al Governo per l’adozione del Piano antisismico nazionale” presentata alla Camera dai deputati Gianluca Benamati e Giovanni Lolli e sottoscritta da altri 23 parlamentari, e che sarà presentata domani a Roma, nel corso del Convegno “La prevenzione come strategia contro il terremoto”.

L’iniziativa legislativa appare ancora più urgente in questo periodo, dopo gli eventi sismici dell’Emilia e quelli più recenti del Pollino, che hanno acceso un faro sulla vulnerabilità del territorio e degli edifici e sull’affidabilità delle mappe di rischio.
Il dibattito sulla (im)prevedibilità dei terremoti ha rafforzato la consapevolezza che l’unica strada per limitare i danni di un sisma è quella della prevenzione, della manutenzione del territorio e della progettazione antisismica.
Il disegno di legge propone la redazione di un Piano Antisismico Nazionale, previo aggiornamento della classificazione sismica del territorio nazionale.
Tale nuova classificazione dovrebbe essere fatta, secondo il ddl, affiancando al metodo probabilistico (PSHA - Probabilistic Seismic Hazard Assesment) - basato sulle informazioni storiche disponibili e finora adottato per la definizione delle mappe di pericolosità sismica -, il metodo neo-deterministico (NDSHA - Neo-Deterministic Seismic Hazard Assesment), di più nuova concezione, basato sul calcolo di segnali sintetici realistici e, secondo i proponenti, in grado di colmare il rischio di sottostima insito nell’approccio probabilistico.
Contestualmente, il ddl propone di procedere al censimento e all’individuazione delle opere necessarie all’adeguamento antisismico degli edifici di interesse strategico e delle infrastrutture essenziali alla protezione civile nel corso di eventi sismici, come previsto - quasi dieci anni fa - dalla Opcm 3274/2003, e alla valutazione della resistenza sismica del patrimonio residenziale pubblico e privato e degli impianti industriali a rischio di incidente rilevante (RIR).
E ancora, il ddl prevede l’aggiornamento delle norme tecniche obbligatorie per le nuove costruzioni civili e per l’adeguamento delle costruzioni esistenti e di quelle per la progettazione degli impianti industriali RIR di nuova costruzione e per l’adeguamento sismico di quelli esistenti.
È, inoltre, proposta la definizione di norme tecniche obbligatorie e di indirizzo generale per incrementare la qualità e la resistenza al sisma del patrimonio residenziale, produttivo e infrastrutturale, prevedendo periodiche revisioni del patrimonio edilizio volte alla verifica della resistenza sismica e all’individuazione dei necessari interventi di adeguamento.
Per il periodo necessario all’adeguamento del patrimonio produttivo, il ddl propone misure di compensazione per il ‘fermo fabbrica’ e una moratoria per gli oneri fiscali e creditizi in scadenza nel periodo di adeguamento antisismico.
Come già detto, il disegno di legge sarà presentato domani 15 novembre a Roma, al Teatro Brancaccino in via Mecenate 2 angolo via Merulana, alle ore 14.30, nel corso del Convegno “La prevenzione come strategia contro il terremoto” al quale interverranno Luciano Maiani, Presidente della Commissione grandi Rischi; Carlo Doglioni, Ordinario di Geochimica presso l’Università Sapienza di Roma e membro Commissione Ambiente e calamità naturali dell’Accademia dei Lincei; Bernardino Chiaia, consigliere di amministrazione INGV e ordinario di Scienze delle Costruzioni al Politecnico di Torino; Paola Gazzolo, Assessore Protezione civile della Regione Emilia Romagna ed il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.